giovedì 17 aprile 2014

Ansia da villocentesi

Il primo passo importante che ho affrontato durante la gravidanza è stato il test di diagnosi prenatale - la villocentesi, vissuto direi senza non poche ansie.
Il ginecologo mi aveva rassicurata, l’ospedale idem, ma essendo un esame piuttosto invasivo non ero del tutto serena. Avendo superato i 35 anni però mi sembrava cosa buona e giusta assicurarmi dello stato di salute del mio fagiolino ed il prelievo dei villi coriali se non altro avrebbe diagnosticato eventuali anomalie cromosomiche.

Il giorno dell’esame è arrivato in fretta e seppure mentalmente e fisicamente preparata ero un po’ tesa, fortunatamente mio marito era con me pronto come sempre a sdrammatizzare la situazione.
La procedura seppure invasiva non è niente di complesso. Entrati in una stanza popolata da dottori, infermieri, specializzandi, dopo le classiche domande di routine e la presentazione della mia documentazione, mi sono sdraiata sul lettino per l’ecografia e per procedere con il prelievo porgendo la mia pancetta.
Era passato più di un mese dalla prima ecografia e con nostro grande stupore il feto non aveva più le sembrante di un fagiolino, era cambiato. Si erano delineate le forme, si potevano intravvedere chiaramente la testolina, le braccia e le gambine incrociate. Il piccolo ometto si agitava tutto contento e devo ammettere che l'emozione è stata grande e che tenerezza rivederlo in questa sembianza decisamente più umana!!
Il prelievo durato un paio di minuti, non è stato piacevole ma nemmeno impossibile.
Usciti dalla stanza ho aspettato come da prassi un quarto d’ora per accertarmi che tutto fosse andato bene.

Il ritorno a casa e i 2 giorni successivi sono stati all’insegna del relax. Abitando al 3°piano senza ascensore mi sono rintanata in casa e l’unico movimento consentito è stato letto -> bagno, cucina ->divano... che in un appartamento di 60mq è veramente uno sforzo minimo :-))

Le settimane successive sono state per me le più tremende forse di tutta la gravidanza… 
Per prassi il risultato definitivo dell’esame è comunicato dopo 2 settimane dal prelievo PERÒ nel caso in cui vengano riscontrati dei problemi il laboratorio effettua le chiamate dal lunedì al mercoledì dell’ultima settimana.
Durante quei giorni ogni squillo del cellulare mi provocava il batticuore. Ma fortunatamente la data del ritiro degli esiti era ormai vicina e anche la scoperta del sesso del nostro bambino!

Ritirata la busta con l’esito, una corsa alla macchina per condividere con mio marito l'esito. Tutto era andato bene, il referto era chiaro XY stava arrivando un bel MASCHIETTO!


Il primo regalino per il nostro ometto in arrivo



5 commenti:

  1. Ciao e benvenuta tra le mamme blogger! Il tuo blog profuma ancora di fresco e mi piace!! Ho trovato molto interessante questa tua esperienza sulla villocentesi e mi sono permessa di scegliere il tuo post per la mia top della settimana! Se ti va di leggere quello che ho scritto clicca qui oppure passa a trovarmi sul mio blog MammaCheVita.it

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  2. Benvenuta nella blogosfera, ma soprattutto congratulazioni per il tuo maschietto in arrivo!!
    Arrivo dal blog di Giada e mi fa piacere averti conosciuta! Ciao!! ^_^

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  3. Molto bello il tuo post. Mi è sembrato di rivivere l'emozione e la tensione vissuta quando ho fatto l'amniocentesi.
    In bocca al lupo per la tua gravidanza!!

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  4. Vi ringrazio x l'incoraggiamento!! In verità il mio bimbo oggi ha quasi 9 mesi ma solo ora ho iniziato a scrivere...rivivendo queste emozioni!! Mi fa piacere conoscere altre mamme e spero in uno scambio di consigli reciproco!! ;-)) baci

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